PROGETTI

Informazioni

I progetti potranno essere richiesti all’artista Franco Murtinu

 

Tel.            331-4082238   334-2865812

e-mail      art-evolution@tiscali.it

e-mail      ammentosdesardigna@tiscali.it

e-mail      espansionesardegna@tiscali.it

 

-         Laboratori arte terapia

-         Mostre presso strutture ospedaliere

Progetto tipo, per ospedali

Progetto tipo per ospedali / ospedali per bambini

 

TITOLO DEL PROGETTO

Arteterapia: progetto per gruppi con bambini all’interno del servizio di Neuropsichiatria

 

ENTE GESTORE

Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell’adolescenza- Ospedale dei Bambini

Via……………………… Comune……………………… tel…………………………

Referente del progetto

Dr/a

Dirigente medico ……………………………

Gruppo di lavoro

Dr./a………………………………………. Artista…………………………………………

 

 

PREMESSA

“Con arte terapia si intende l’uso delle arti (pittura, scultura, musica, danza, teatro, costruzioni e narrazioni di storie, racconti e così via) e di altri percorsi creativi per promuovere la salute e favorire la guarigione” (Warren)

“L’arteterapia è alleato dell’avventura creativa del bambino” (Edith Kramer).

In un percorso formativo, riabilitativo, terapeutico centrato sull’espressività (pittura, danza, teatro, musica) si valorizza la comunicazione non verbale e si favorisce un rapporto più armonioso tra corpo e mente oltre che una maggiore integrazione e consapevolezza di sé attraverso la condivisione di esperienze estetiche trasformative. La consapevolezza che ci sono aree dell’esperienza non raggiungibili con la parola e che spesso la parola ha esiliato dalla consapevolezza di Sé ci sollecita a lavorare anche a livello non verbale per favorire l’integrazione delle esperienze che passano per canali sensoriali multipli e paralleli dando così parola al corpo.

In un’arteterapia ad orientamento relazionale l’attenzione si sposta dal prodotto al processo di gruppo e dallo sviluppo di abilità espressive in una specifica forma artistica (pittura, danza, teatro, musica) alla possibilità di ricorrere, nel percorso del gruppo, a più forme espressive, sapendo che ciascuna di esse favorisce l’emergere nel gruppo di una diversa fenomenologia.

Nello specifico dell’età evolutiva si sottolinea il significato abilitativo-riabilitativo dell’artetarapia. Il contesto di accoglimento non valutativo, la possibilità di condivisione dell’emozione, la stessa concretezza che l’emozione acquista dalla produzione permettono di accedere ad un percorso di elaborazione di ansie, di accettazione degli aspetti di sé e dei sentimenti conflittuali. Ciò contribuisce a creare autostima ed a far emergere i lati più evoluti del bambino, costituendo un valido contributo al progetto terapeutico generale.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

-          Sperimentazione di un sé corporeo in cui si integrano gli aspetti sensoriali (visivi, motori,    percettivi, uditivi, cinestesici ecc.). 

-          Valorizzazione dell’esperienza e della comunicazione non verbale (corpo, suono, segno, colore, teatro)       

-          Trasformazione delle sensazioni in emozioni e delle emozioni in immagini al fine di giungere ad una maggiore consapevolezza del Sé e favorire i processi transazionali.  

-          Favorire la socializzazione.      

-          Potenziare il livello di autostima del singolo bambino all’interno di un ambito non giudicante, nel quale ogni produzione artistica viene valorizzata.      

-          Fornire al bambino la possibilità di sperimentare il gruppo come risorsa e contenitore delle emozioni.          

DESTINATARI

Bambini:

- con patologie neuropsicomotorie.

- prevalentemente inibiti.

- con povertà fantasmatica.

- con ritardo di linguaggio.

- Con patologia psicosomatica.

e che abbiano:

-          -presenza di una struttura di personalità in cui le funzioni dell’io appaiono preservate

-          -assenza di gravi disturbi comportamentali tali da far prevedere una incompatibilità con l’integrazione nel gruppo

-          -una predisposizione ad investire sull’espressione artistica

 

METODOLOGIA

La metodologia seguita è quella di un’arteterapia ad orientamento relazionale che coniuga il mondo della psicanalisi e della gruppo analisi e quello delle arti terapie e delle pratiche espressive che valorizzano la comunicazione non verbale.

 

L’attenzione si sposta:

-          dal prodotto al processo di gruppo intendendo il gruppo come un campo attraversato da una

rete relazionale, caratterizzato da un particolare clima emotivo

-          dallo sviluppo di abilità espressive in una specifica forma artistica ( danza, pittura, musica,teatro) alla possibilità di ricorrere, nel percorso del gruppo, a più forme espressive, sapendo che ciascuna di esse favorisce l’emergere nel gruppo di una diversa fenomenologia

 

Il progetto si sviluppa secondo le fasi:

 

Accesso

-          Presentazione del bambino e degli obiettivi terapeutici agli operatori da parte della Neuropsichiatra Infantile inviante tramite scheda informativa (allegato n.1)

-          Incontro di conoscenza tra operatori, genitori e bambini in cui vengono illustrati gli aspetti concreti del lavoro ( spazi, materiali, tempi previsti, regole).

Modalità di lavoro

Il gruppo di arteterapia si terrà una volta alla settimana, il tempo della seduta sarà di 90 minuti e la durata del percorso si stabilirà in base alla tipologia del gruppo dei bambini.

Lavoro con i genitori

Nel progetto sono previsti incontri di sostegno con i genitori al fine di accompagnare la terapia dei loro figli; infatti nel lavoro con i bambini è di grande importanza costituire una buona alleanza con i loro genitori.

Infine è previsto un incontro con i genitori e gli operatori dopo la conclusione del gruppo, in cui viene dato un rimando rispetto al significato del lavoro, valorizzando quello che il bambino ha

realizzato.

Fasi operative:

-          24 sedute a cadenza settimanale( da mese a mese), della durata di 1 ora e mezza ciascuna seguendo il calendario scolastico. E’ necessario, per la costituzione del setting (scenario, contesto) utilizzare sempre lo stesso ambiente.

-          3 incontri con i genitori( all’inizio, a metà e alla fine del percorso) per presentazione del progetto e conoscenza genitori - bambini, sostegno dell’alleanza con i genitori, rimando del lavoro fatto e valorizzazione delle esperienze estetiche che sostengono il processo trasformativo.

 

 

 

 

STRUMENTI

-          Le relazioni di gruppo.

-          Corpo, suono, ritmo, colore, teatro.

-          Materiale vario: pennelli, fogli, carta, tempera, gessi morbidi, pastelli ad olio e a cera, CD, strumenti musicali, stoffe, cuscini, scatole varie, corde, abiti per travestimenti, ecc.

CENNI SULL'ARTE-TERAPIA

CENNI SULL’ARTE TERAPIA

 

Avendo a che fare con i disabili, ci si trova di fronte a grossi ostacoli e conseguenti quesiti (come comunicare con loro? Come farci capire?)

Il principio fondamentale sta nel rapporto tra la comprensione del loro stato e il nostro modo di essere.

La conoscenza delle loro problematiche è fondamentale per capire ed applicare l’intervento più idoneo. Innanzi tutto dobbiamo distinguere tra disabili bambini-ragazzi e disabili adulti. Con i primi è più facile ottenere miglioramenti di un certo rilievo; con i secondi, le possibilità di miglioramento sono inferiori per la loro condizione ormai consolidata.

Biologicamente, dobbiamo considerare adulto il disabile che ha concluso la maturazione sessuale. Ci troviamo di fronte ad una situazione pressoché definitiva.

Al di la delle terapie mediche e paramediche un cospicuo aiuto può essere dato dalle terapie artistiche. Nelle persone disabili, le terapie artistiche, agendo sull’organismo psichico, di rimbalzo influiscono sempre positivamente sul corpo fisico.

Le arti sono comunemente divise in due categorie “dello spazio e del tempo”

Lavorare con la creta o legno si usa per solidificare situazioni interiori che tengono ad essere troppo labili, mentre la pittura serve come aiuto a sciogliere stati d’essere troppo rigidi

Infine, la preparazione,ad esempio di una recita teatrale, fa confluire attività artistiche e artigianali; con la preparazione delle quinte, degli abiti, scenari ecc. si usano scultura, pittura, recitazione, canto, musica, il tutto coordinato, facendo in modo che la loro applicazione avvenga nella misura più corretta. 

 

Fin che uno non si impegna veramente c’è esitazione, c’è la possibilità di ritirarsi e c’è sempre inefficacia. In tutti gli atti d’iniziativa e di creazione c’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide idee e piani meravigliosi in numero infinito. Nel momento in cui uno si impegna davvero fino in fondo, allora si muove anche la Provvidenza. Ti vengono in aiuto mille cose che altrimenti non sarebbero successe: viene verso di te un intero flusso di eventi prodotti dalla decisione, portando a tuo vantaggio ogni genere di imprevisti, di incontri e assistenza materiale che non ti saresti nemmeno sognati. Qualsiasi cosa tu possa fare o possa sognar di fare, cominciala. L’audacia ha genio, forza e magia. Cominciala, comincia adesso!

                                                                                              J.W.GOETHE 

 

TERAPIA E PITTURA

Dipingendo ci si esprime non verbalmente, favorendo la creatività. I simboli, le nostre esperienze, le percezioni, sentimenti, sono immagazzinati visivamente nelle immagini che abbiamo di noi stessi e del mondo. Le immagini, che agiscono a livello inconscio, con la pittura prendono FORMA ed ESPRESSIONE.

I blocchi, dovuti a rabbia, lutto, nostalgia, vengono espressi tramite la pittura. Le stesse immagini vengono modificate e integrate dal loro opposto o addirittura sostituite. Le nuove immagini dispiegano fin dal nostro futuro la loro virtù curativa.

I campi di applicazione: rafforzamento dell’Io, scioglimento dei blocchi, paure, traumi ecc.

 

UTILIZZO DEL CORPO

Scoprire i nostri limiti e superarli grazie a tutto ciò che è armonia e bellezza. Disegnare con tutto il corpo e con tutti i sensi. Fare esercizi fisici per togliere la tensione della parte alta della schiena. Per disegnare, le dita devono essere sciolte.

Utilizzare il corpo sull’azione del dipingere creando un rapporto in ciò che si produce, tra la pittura e noi stessi. L’importante non è la qualità del prodotto, siamo NOI. Trovare un sentimento di pienezza dentro noi stessi. La creatività è in noi fin dalla nascita, esterniamola

Utilizzo del metodo Grinberg

PERCORSO DI LABORATORIO

PERCORSO DI LABORATORIO

 

Il percorso seguito sarà quello della creatività, facendo crescere una insieme all’altra le esperienze in un totale equilibrio tra il fare e il riflettere.

Il laboratorio diventerà dunque il luogo ideale dove poter esplorare, fare, riflettere e interagire con gli altri.

Il lavoro dell’educatore sarà svolto su due piani simultaneamente:

-          Linguistica: la pittura e i suoi elementi

-          Metodologia: stimolare un attitudine “artigianale” nei confronti della pittura

L’educatore, nel nostro laboratorio, non propone in modo prescrittivo le regole del linguaggio, ma fa in modo che vengano “trovate” dai partecipanti, incoraggiandoli nell’esplorazione e nell’uso dei materiali, nelle idee, stimolandoli nel sbloccare l’immaginazione, aiutandoli a “bruciare” nel tempo eventuali forme abituali stereotipe.

Creare dunque un’atmosfera facilitante e stimolante dove l’educatore sia un supporto alle necessità tecniche e di risoluzione dei problemi senza anticipare o sostituirsi alla persona imponendo il proprio modo di essere.

Questa impostazione è valida per un laboratorio espressivo in generale. Lavorando con soggetti con handicap particolari sarà importante iniziare con attività di sensibilizzazione tattile, visiva, gustativa, olfattiva, sonora, per colmare questo divario. Le sensazioni, dopo diventeranno punti, forme, colori da organizzare e comporre. Unendo a ogni esperienza, quando è possibile, la parola alle immagini, come racconto, descrizione e interpretazione, ma anche come espressione di sensazioni e sentimenti provati.   

LOCANDINA LABORATORI